Ciò che ne emerge da questo concept è un richiamo al precedente "Inferno", solo sviluppato con superiore tenacia e maggiore imponenza nei riff di chitarra e negli arrangiamenti orchestrali. 

Con "Stille", i Lacrimosa, giungono all'apice della loro maestosità, riuscendo perfettamente ad amalgamare le parti Heavy con gli inserti di piano.

Già dall'opener ci si può fare una idea di che pasta è fatto il full lenght. "Der erste tag" inizia con un lungo intro di struggente melodia, seguito dalla voce di Tilo che dolcemente si immerge nei vari suoni.

Ecco così che il dolce suono della batteria inizia ad accompagnare e a completare il quadro. Dopo qualche minuto è la volta delle chitarre  che imponenti si aggiungono al tutto.

Tra aumenti di ritmo, momenti di quiete dedicati alle sinfonie del piano e cori soavi, posso, da amante dei Lacrimosa, affermare  che abbiamo a che fare con una delle più belle canzoni mai scritte  da Tilo Wolff. Oltre dieci minuti di estasiante godimento che ti trasporta, ti carica di emozioni e ti soddisfa l'ascolto.

Spiazzante è la seconda traccia che, dopo una carica acquisita dall'opener e  immersi di già in determinati ritmi, ci troviamo ad ascoltare una ballad interamente cantata da Anne Nurmi. Ad accompagnare la sua voce una soave fisarmonica e delle chitarre struggenti. Con la terza traccia: "Siehst Du Mich Im Licht?" riprende il ritmo intrapreso dall'opener. Batteria imponente, cantato duettato  dai Tilo ed Anne e assoli di chitarra in sottofondo emanano dolci suoni. Classico giro di tastiere completano il tutto.

Dopo questa canzone ritmata e carica di suoni, sussegue un'altra delle più belle canzoni  firmate Lacrimosa. "Deine Nahe". Si alternano momenti di carica emotiva  con altri di struggente melodia. Il piano fa da cornice per quasi tutto il percorso, lasciando di tanto in tanto spazio alle sfuriate di chitarre quasi graffianti.

A concludere la canzone una stupenda sfuriata di assoli di piano e chitarra, accompagnati  alla grande da giri di batteria molto maestosi.

Ottimo intro di duetto piano-Tilo, iniziano il percorso della successiva traccia.

Anche stavolta si ha una mistura di chitarre graffianti, melodie di piano e alternanza  di voce tra lo struggente ed il pulito.

Giunti alla sesta traccia, semi ballad che fa da ponte, come se fosse il momento di fare una pausa. Ed effettivamente c'era bisogno di riposare un pò l'ascolto perchè già dalla canzone successiva ritornano i riff graffianti di chitarre. Al cantato ritorna Anne Nurmi,  che riesce benissimo a tenere testa ad una canzone dove non mancano suoni più soft  ma che ha, per gran parte, uno sfondo cupo e abbastanza ritmato.

In conclusione ci ritroviamo una canzone molto lunga, circa 15 minuti di assoluto godimento artistico. Qua le sonorità ritornano quasi all'opener track, come in un seguito.

Suoni molto vari, alternanza di tristi melodie con soavi ritmi di chitarre e batteria.

La dolce voce di Anne e i cori che di tanto in tanto si immergono nel contesto ti catapultano con la mente quasi a sognare.

Il cantato di Tilo molto pulito e a tratti malinconico. Verso la fine il ritmo aumenta, trasformando quella malinconia in suoni quasi allegri.

E dopo più di un'ora di ascolto, tra sbalzi di melodie tristi e allegre, ritmi  graffianti e struggenti con alternanza di dolci sinfonie di pianoforte e cori,  possiamo affermare che Stille è l'apice artistico dei Lacrimosa.

Composizioni assolutamente di alto livello, mai noiose o di scarsa qualità.

Senza ombra di dubbio l'album più intrigante e bello che abbiano mai sfornato.

 

Voto 90/100

By TWolff