HORRORSCAPE:

NOME DELLA BAND. COME E DA DOVE NASCE IL NOME MOURN IN SILENCE ?

 

MOURN IN SILENCE:

Francesco: Il significato del nome racchiude in se una profondità di carattere musicale oltre che umano e ci è piaciuto subito perché rispecchia in poche parole un “motto”  di vita, il “soffrire in silenzio”, che appartiene un po’ a tutti noi. La sofferenza è uno stato d’animo che prima o poi ogni essere vivente è costretto a provare, mentre il silenzio, ch’è un’importante componente anche della musica (spesso molto sottovalutata) è a mio avviso l’espressione più ampia che ci possa essere sia a livello musicale che umano perché può essere interpretata in un’infinità di modi a seconda della sensibilità che uno ha e del momento emotivo. È un po’ come se noi cercassimo di dare voce a questo silenzio interiore interpretando la nostra sofferenza e trasformandola in musica.

 

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COMPONENTI DELLA BAND. IN CHE MODO SI CONOSCONO TRA LORO? PROVENIENZA E NOMI.

 

MOURN IN SILENCE:

Andrea: La nostra band è composta da: Andrea Mosconi voce e chitarra solista, Francesco Pastore chitarra e cori, Alessio Mosconi tastiere, Elia Fusella basso, Michele Soglia batteria, Eleonora Bagnoli voce, siamo praticamente tutti di Imola e zone limitrofe. Io e mio fratello Alessio suoniamo insieme dagli esordi della Band nel 1997, successivamente nel 98', il già nostro amico, Francesco è entrato nella band. Dopo vari cambiamenti di line-up, negli ultimi anni abbiamo trovato la nostra stabilità con l'ingresso di Elia nel 2011 di Eleonora nel 2013 e del nostro attuale batterista, Michele con noi da inizio 2014.

 

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PRIMA DELLA FORMAZIONE DELLA BAND. OGNI SINGOLO MUSICISTA HA AVUTO MODO DI SUONARE IN ALTRE BAND? NOMI E PERIODO.

 

MOURN IN SILENCE:

Andrea: Certo, di cui alcuni progetti, sono tuttora attivi! Alessio ha sempre portato avanti negli anni il suo progetto “Last Divinity” (progressive metal) con all'attivo un full leght datato 2002! Michele ha anche lui un progetto parallelo sempre di progressive metal chiamato Tetrafarmakon attivo da anni, e Elia, oltre che con noi, suona anche in un gruppo rock chiamato Tequila Funk Expirience. Francesco prima di entrare nella band suonava negli Hellish (gruppo Death Metal attivo nel 94-99) Io invece prima di questo mio progetto, facevo parte di una band Thrash Metal chiamata Mortuaria 94-96.   

 

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GENERE MUSICALE E TESTI. SCELTA DEL GENERE MUSICALE. IN BASE A QUALI INFLUENZE MUSICALI (AMMESSO CI SIANO) IN CAMPO PERSONALE E' STATO DECISO DA PARTE DI TUTTI I COMPONENTI? ISPIRAZIONI E STATI D'ANIMO PER QUANTO RIGUARDA I TESTI. DI COSA PARLANO?

 

MOURN IN SILENCE:

Francesco: Il genere musicale dei Mourn in Silence si è evoluto nel corso degli anni mantenendo però delle peculiarità che ne contraddistinguono il nostro sound. Il progetto inizialmente aveva caratteristiche devote soprattutto al black/death metal sinfonico degli anni ’90 rifacendosi a gruppi come Cradle of Filth, Dimmu Borgir ed Emperor, queste influenze hanno portato alla stesura e alla pubblicazione del primo album “Light of misery” nel 2001. Successivamente abbiamo cercato di spingerci oltre sviluppando i brani e aggiungendo sonorità trash al songwriting, cominciando a curare ancora di più l’aspetto tecnico, non fine a se stesso ma come integrazione musicale ai brani, e atmosferico per mantenere quella vena sinfonica che ci contraddistingue, da qui l’uscita dell’Ep nel 2003 di “Redemption”. L’ultimo album, “Until the stars won’t fall” è stato un ulteriore passo in avanti su un genere più gothic con la novità dell’inserimento di una voce femminile come voce principale in alcuni brani, nell’album non mancano però i brani con le sfumature black e death dell’inconfondibile sound dei Mourn in Silence. Per ciò che riguarda i testi ad eccezione di Light of Misery (2001), dove a suo tempo decidemmo di scrivere un concept su Lucifero incentrando le liriche sulla ribellione, caduta, creazione dell'inferno ecc.. incorniciati da un tema musicale prettamente Symphonic black metal, nei nostri lavori successivi, Redemption (2003) e principalmente Until the Stars Won't Fall (2012) le tematiche dei testi le ho affrontate seguendo un ispirazione personale, basata su quello che mi trasmetteva la singola canzone, dalla malinconia, alla rabbia, alla speranza che rimane ben scolpita nel significato del titolo del disco.

 

HORRORSCAPE:

LUOGO DI RITROVO. SOLITAMENTE DOVE SUONATE E PROVATE I VOSTRI BRANI?

 

MOURN IN SILENCE:

Andrea: Non abbiamo un luogo di ritrovo abituale a parte la sala prove!! poi spesso ci troviamo anche nel mio studio, dove valutiamo i vari step del songwriting, pre produzioni ecc..

 

HORRORSCAPE:

PARLATECI DEL VOSTRO ULTIMO LAVORO QUALI CAMBIAMENTI AVETE AVUTO RISPETTO AI PRECENDENTI?

 

MOURN IN SILENCE:

Francesco: Abbiamo sempre cercato di trovare la giusta miscela tra le componenti che volevamo sviluppare nello scrivere i brani in un dato momento, evidenziando determinate caratteristiche ma mantenendo certi punti fermi perché fanno parte del nostro modo di intendere e comporre la musica. Gli arrangiamenti di tastiera molto curati non solo come scrittura ma anche come suoni, la presenza di parti melodiche ma dedite ad un metal estremo per dare quella potenza ch’è fondamentale nel genere e le parti tecniche  / solistiche che mettono in risalto le capacità individuali di ogni singolo musicista senza andare però a interferire con la musica ma rafforzandola, sono le componenti di base che ci hanno permesso di comporre i primi tre album, che sono abbastanza diversi tra loro ma con il sound inconfondibile dei MiS.

L’innesto di una voce femminile è sicuramente l’aspetto più innovativo rispetto ai precedenti lavori, questa scelta è stata fatta per marcare in modo più evidente la nostra vena gothic senza però rinunciare alle parti più death-black sinfoniche che hanno da sempre caratterizzato il nostro sound fin dagli inizi. Nel complesso credo che “Until” sia il risultato della nostra evoluzione stilistica rappresentando a 360° il nostro modo di concepire e fare musica.

 

HORRORSCAPE:

AGGIORNAMENTO SULLO STATO DI LAVORAZIONE DELL'EVENTUALE NUOVO ALBUM.

 

MOURN IN SILENCE:

Andrea: Al momento c'è una canzone terminata e altre 4 in via di sviluppo. Contiamo di iniziare la registrazione del nuovo album tra circa un anno! Per chi ci segue il tempo tra una pubblicazione e l'altra è forse la cosa più difficile da digerire, però bisogna considerare che nel nostro piccolo siamo dei rompipalle perfezionisti. In tutti gli step, dalla scrittura, agli arrangiamenti, dalla registrazione ( che è autoprodotta e che quindi necessita di mesi di lavoro per ottenere un buon risultato) all'art work finale, tutto ha bisogno di tempo e se non ci sono scadenze (e non ci sono) per dare il via libera all’uscita del lavoro finito rimane solo il nostro giudizio, che deve essere positivo su tutti gli aspetti ! Mourn in Silence è anche questo hahaha  

 

HORRORSCAPE:

DI SOLITO CHI SCRIVE I TESTI DELLE CANZONI?

 

MOURN IN SILENCE:

Andrea – eccetto qualche canzone in Light Of Misery (album di esordio 2001) in cui affidammo la scrittura del testo di 3 canzoni ad un amico (Undocreate, che partecipò alla stesura del progetto) il resto è sempre stato scritto da me. Sicuramente nelle nuove canzoni, ci sarà una suddivisione dei testi legata anche a chi avrà scritto il brano, per creare meno staticità e dare più soggettività alle canzoni composte!

 

HORRORSCAPE:

PARERE PERSONALE DELLA SCENA METAL NAZIONALE IN GENERALE. UN VOSTRO PENSIERO DELLE BAND ITALIANE DI OGNI GENERE, EMERGENTI E NON.

 

MOURN IN SILENCE:

Alessio: Considerando le prospettive alle quali ci si trova davanti direi che nonostante tutto la scena è florida, piena di ragazzi pronti a dar voce alla loro musica. Sicuramente, nonostante la tanta buona volontà che molte band spendono nel vivere la passione di fare musica,  il paese Italia spesso non dà il giusto supporto alla scena a livello di locali in cui suonare che sono sempre meno e a volte anche il supporto della scena da parte del pubblico lascia a desiderare, preferendo magari gli eventi nazionali in cui vengono chiamati i big di livello internazionale. In questi anni abbiamo diviso il palco con molte band underground come noi, che con spirito di sacrificio e tanta passione mantengono viva la voglia di fare musica, in particolare i nostri amici Eva Can't, con la quale condividiamo etichetta e voglia di dire qualcosa fuori dal coro. Oggi si vive molto su quello che si è già sentito, purtroppo anche da noi, a discapito di quello che si vorrebbe dire . Troppo spesso band dal grandissimo potenziale diventano band clone o addirittura tributo band, in fondo il vero fine della musica è la voglia di comunicare e dovrebbe esserlo senza altri scopi.

 

HORRORSCAPE:

PER QUANTO RIGUARDA LA CONTROCORRENTE RECORD. SI TRATTA DI AUTOPRODUZIONE? ANCHE ALTRE BAND HANNO LA VOSTRA PRODUZIONE?

 

MOURN IN SILENCE:

Andrea - La Controcorrente Records è l'ufficializzazione del nostro sistema di proporre musica, che significa autoproduzione! E che dividiamo con una Band di cui ho una profonda stima e con cui condividiamo il pensiero, gli Eva Can't. Potremmo discutere per ore sulle varie piccole e medie label e il loro modo di “tirare avanti” ma non ne ho interesse, quindi mi limito a dire che ho preferito farmi carico del lavoro e gestire numeri e contatti per i fatti miei; probabilmente con un po' di stress in più, ma vi garantisco con molta, molta soddisfazione!

 

HORRORSCAPE:

UN VOSTRO PARERE PER QUANTO RIGUARDA IL NOSTRO BLOG. CHE NE PENSATE DI HORRORSCAPE? PER QUANTO RIGUARDA RECENSIONI E TUTTO IL RESTO.

 

MOURN IN SILENCE:

Francesco: credo che blog e siti del genere siano una grande risorsa per dar voce a gruppi underground tipo il nostro. Spesso realtà come la nostra hanno comunque molto da dire e da mettere in luce rispetto alle sole prestazioni live o di studio e lo ritengo fondamentale per chi ci segue avere anche altre notizie che possono essere chiarite in interviste di questo tipo. Quindi ci teniamo a ringraziare la redazione di Horrorscape per lo spazio e l’attenzione che ci ha dedicato!!!