HORRORSCAPE:
PER INIZIARE, SPIEGATECI COME NASCE IL NOME DELLA BAND.

BLINDEATH:

Il nome della band è nato nei "lontani" tempi della scuola, quando durante uno dei tanti momenti di noia che le lezioni offrono, probabilmente era l'ora di inglese, Danilo ebbe un'illuminazione nell'unire le parole "Blind" e "Death, che significano rispettivamente "Cieco/a" e "Morte".

HORRORSCAPE:
CHE COSA VI ACCOMUNA, COSA HA SPINTO VOI MEMBRI A FORMARE QUESTO PROGETTO?

BLINDEATH:

Beh, il progetto fu fondato da Gioele e Danilo, con l'intenzione di dar nuova vita alle vecchie sonorità thrash dei gloriosi eighties. Questo ancora ci accomuna e sempre continuerà a farlo, sebbene ognuno di noi abbia influenze diverse. Potrebbe sembrare ininfluente, ma personalmente credo che sia una gran cosa.


HORRORSCAPE:
PRIMA DI FORMARE QUESTO PROGETTO AVETE AVUTO ESPERIENZE IN ALTRE BAND?

BLINDEATH:

Certo, ognuno di noi ha avuto le sue prime esperienze durante gli anni da teenager. Io e Luca, il nostro bassista, suonavamo insieme in un gruppo Hard n'Heavy in cui io ho militato per 4 anni, ma concludendo poco e niente. Danilo invece per esempio, si è sempre dato da fare con svariate band che ha avuto in passato. Era - ed è tutt'ora - un grande fan dei Ramones, degli Ac/Dc, e suonava questo genere di cose, sebbene ora le sue influenze si siano ampliate e appesantite. Anche Gioele ha avuto qualche progetto passato, si trattava semplicemente di suonare tra amici. Queste sono state le nostre esperienze con le rispettive "band della crescita". Danilo le ha sempre definite così, per indicare come queste band ti diano la spinta per poi iniziare in un certo senso a fare sul serio.

HORRORSCAPE:
QUALI SONO LE VOSTRE INFLUENZE MUSICALI?

BLINDEATH:

Come accennavo prima, ognuno di noi ha delle influenze che ci accomunano, ma molte altre che ci rendono particolari. È chiaro che tutti siamo fan accaniti dei grossi nomi quali Metallica, Megadeth, Slayer, Exodus, Testament, e così via, ma le nostre influenze non sono solo queste. Io sono un fan accanito del metal inglese, quello conosciuto come N.w.o.b.h.m., Luca invece è un appassionato delle sonorità pesanti come Black e Death Metal. Danilo e Gioele invece credo che siano i veri thrashers purosangue del gruppo, nonostante siano degli ottimi ascoltatori anche di altri generi, sempre parlando di tema metal.


HORRORSCAPE:
PER QUANTO RIGUARDA IL SONGWRITING, PARLATECI DEI TESTI DELLE VOSTRE CANZONI E CHI LI CURA IN PARTICOLAR MODO.

BLINDEATH:

Prima di rispondere a questa domanda ci tengo a fare una premessa. Danilo è sempre stato un ragazzo che parla parecchio, e per chi non lo conosce bene come lo conosciamo noi questo può sembrare pesante. Io per esempio ho 22 anni e l'ho conosciuto a 6, in prima elementare. Tutto questo per dirvi che praticamente tutti i testi li ha scritti lui. È una persona che ha molto da dire, infatti i nostri testi non saranno sempre e solo a tema "mosh e birra".

HORRORSCAPE:
SOLITAMENTE PROVATE IN UN LUOGO BEN PRECISO?

BLINDEATH:

Dopo aver passato anni a vagare nelle normali sale prova, da qualche tempo abbiamo la nostra saletta, in zona Milano est. Io, Luca e Danilo siamo della zona Sud, ma Gioele abita dall'altra parte di Milano, quindi abbiamo deciso di trovare un punto che fosse comodo allo stesso modo per tutti e 4. È li che prende forma la nostra musica.

HORRORSCAPE:
PARLANDO DELLE ESPERIENZE DAL VIVO, VI SIETE ESIBITI IN QUALCHE LUOGO SINO AD ORA? SPIEGATECI COME E’ STATO.

BLINDEATH:

Assolutamente. I Blindeath già suonavano in giro durante i primi mesi dalla nascita, tanto che io e Luca quando suonavamo insieme come dicevo prima, avevamo avuto l'opportunità di condividere il palco coi Blindeath, quando avevano la prima formazione. Forse è capitato anche più di una volta. Parlando del presente invece, sono state numerose le opportunità - più o meno importanti - che abbiamo avuto nella nostra fin'ora breve ma intensa storia. Che ci siano 5 o 300 persone sotto al palco, per noi è relativo. Anche se suoniamo davanti a 5 persone dobbiamo metterci la stessa energia di quando ce ne sono 300, perché quei 5 benedetti metallari hanno pagato il biglietto per vederci, e quindi spetta loro un Concerto con la C maiuscola. Quando capita di andare a una serata e vedo il locale mezzo vuoto con la band sul palco che suona "così tanto per" perché non c'è nessuno, vorrei far capire loro che stanno sbagliando. Bisogna dare sempre il massimo.

HORRORSCAPE:
LA VOSTRA BAND NUTRE GIA’ DI UNA DISCOGRAFIA?.

BLINDEATH:

All'attivo abbiamo tre pubblicazioni. La prima è una vecchia demo dal titolo "Dawn of disease", contenente un paio di tracce che poi sarebbero finite sulla seconda pubblicazione, l'Ep "Headshot!" uscito nel 2013 sotto MyGraveyard Productions. Si tratta di un Ep composto da 5 canzoni più un'introduzione iniziale. L'ultima nonché più recente, è il nostro approdo in full lenght con l'album "Into The Slaughter", in cui trovano spazio 8 tracce più una acustica.

HORRORSCAPE:
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE MUSICALI CHE DIFFERENZIANO LE VOSTRE RELEASE?

BLINDEATH:

L'Ep "Headshot!" è a mio parere un gran bel disco, sebbene le tracce non siano nulla di trascendentale, e la differenza con l'album "Into The Slaughter" sta innanzitutto nella scelta di orientamento verso le nostre influenze. "Into The Slaughter" infatti è nettamente più elaborato, mentre "Headshot!" è più diretto. C'è da sottolineare che nell'Ep "Headshot!" Gioele era il chitarrista ritmico e alla voce trovava spazio il nostro vecchio cantante, mentre in "Into The Slaughter" Gioele ha iniziato a dare il suo contributo dietro al microfono, mantenendo il suo ruolo di chitarrista ritmico.

HORRORSCAPE:
IN ITALIA ESISTONO UNA MIRIADE DI REALTA’ METAL. ESPRIMETE UN VOSTRO PENSIERO SULLA SCENA MUSICALE ODIERNA NEL NOSTRO PAESE.

BLINDEATH:

Sostanzialmente in Italia le band tendono a farsi la guerra, nonostante molte siano "incriccate" tra di loro tra amicizie - vere o finte che siano - e leccate di culo. Semplicemente non dico di doverci supportare tutti per forza, ma anche solo di vivere e lasciar vivere. Non ha senso accanirsi contro altri gruppi. 

HORRORSCAPE:
IMMAGINATE LA VOSTRA BAND FRA DIECI ANNI……

BLINDEATH:

Fra 10 anni le cose saranno completamente diverse, non musicalmente, ma nelle nostre singole vite. Speriamo di essere ancora dei buoni amici e anche una band, magari con tre o quattro pubblicazioni all'attivo!

HORRORSCAPE:
PER OGNUNO DI VOI, C’E’ UN MOTIVO IN PARTICOLARE PER CUI AVETE SCELTO DI UTILIZZARE QUEL DETERMINATO STRUMENTO MUSICALE?

BLINDEATH:

Certo, credo che lo strumento musicale e il modo di suonarlo rispecchi quello che è ognuno di noi. Io per esempio suono la chitarra in maniera particolarmente delicata, sebbene io sia un chitarrista mediocre. Questo perché sono uno che vuole trasmettere delle emozioni a chi ascolta. Dani e Gioele invece, pestano di brutto rispettivamente alla batteria e alla chitarra, perché sono due soggetti iperattivi ed energici, e appunto sfogano la loro energia con la musica, come è anche giusto che sia.

HORRORSCAPE:
QUESTE ULTIME RIGHE PER DIRE QUELLO CHE VI PIACE E A CHI VOLETE….

BLINDEATH:

Va bene! Innanzitutto ringraziamo voi di Horrorscape per averci dato questo spazio per poterci esprimere. Ringraziamo e salutiamo molto anche Arturo e Corrado (rispettivamente delle etichette ETN e Punishment 18), poiché senza di loro la pubblicazione di "Into The Slaughter" non sarebbe stata possibile. Un saluto anche a Saverio e Benny della Eagle Booking Live Promotion, che ci supportano e sopportano da sempre! Un abbraccio anche a tutti i nostri fan perché senza il vostro affetto non saremmo nulla e nom avremmo lo stimolo di comporre nuova musica, e ovviamente una pacca sulla spalla a chi ci vuole male, e sono in tanti purtroppo! Ciao!

Simone, Blindeath.