HORRORSCAPE:

PER INIZIARE, SPIEGATECI COME NASCE IL NOME DELLA BAND E COSA RAPPRESENTA.


GIULIO:

Nerodia è il nome di una razza di serpenti non velenosi, acquatici, del Nord America. L'idea nasce dalla mia volontà di rappresentare qualcosa che seppur non pericoloso per la nostra incolumità, può nascondere delle insidie, dei pericoli, proprio come il mondo in cui ci troviamo a vivere tutti i giorni. A volte ciò che appare non è realmente ciò che sembra.


HORRORSCAPE:

CHI SONO E DA DOVE PROVENGONO I MEMBRI DELLA BAND? SE E’ UNA ONE-MAN BAND, COME MAI QUESTA SCELTA?


GIULIO:

Tutti noi proveniamo dalla realtà musicale romana. Una scena da sempre molto viva, che ha visto nel corso degli anni presentare band molto interessanti.


HORRORSCAPE:

PARLATECI DEL VOSTRO ULTIMO LAVORO.


GIULIO:

Attualmente stiamo ultimando la scrittura dei brani del nuovo album, che vedrà la luce nella primavera del 2016. Il nostro ultimo lavoro, “Prelude To Misery”, risale ad un paio di anni fa; si tratta di un Ep nato dall'esigenza di registrare del materiale con la nuova line-up che nel 2012 ha visto l'ingresso di Marco Montagna alla chitarra e David Folchitto alla batteria. Le tracce presenti sono cinque, due brani del primo album “Heretic Manifesto”, ri-arrangiati e due inediti, “Selfsick Madness” e “Deadend Procession”. Inoltre, per arricchire il tutto abbiamo registrato una nostra versione di un classico della discografia dei Mercyful Fate, “The Uninvited Guest”.


HORRORSCAPE:

PRIMA DI FORMARE QUESTO PROGETTO ESISTONO ESPERIENZE IN ALTRE BAND?


GIULIO:

Tutti noi siamo sempre stati musicisti piuttosto attivi. David ad esempio oltre ad essere lo storico drummer degli Stormlord collabora attivamente con molte altre band; io ho suonato con i Deviate Ladies partecipando alle registrazioni del live album “Just Dead Applause”, Marco era con i VII Arcano ed Ivan è da poco entrato a far parte de L'ira Del Baccano. Inoltre con Marco da qualche anno incrociamo le chitarre anche con i Doomraiser.

 

HORRORSCAPE:

QUALI SONO LE VOSTRE INFLUENZE MUSICALI? NEL CASO CI FOSSERO.


GIULIO:

Sicuramente ce ne sono molte e non tutte attinenti alla nostra proposta. Ma di certo possiamo far riferimento alla scena Death Metal svedese degli anni '90, al Black Metal, al Thrash europeo ed americano come credo chiaramente emerga ascoltando la nostra musica. Non penso però di poter fare dei nomi in particolare a cui ci ispiriamo, anche perchè non amo particolarmente etichettare la nostra band accostandola ad altri nomi.


HORRORSCAPE:

PER QUANTO RIGUARDA IL SONGWRITING, PARLATECI DEI TESTI DELLE VOSTRE CANZONI NELLO SPECIFICO E CHI LI CURA IN PARTICOLAR MODO.


GIULIO:

Dei testi sono io il principale artefice. Tutti gli album hanno forti e diverse connotazioni per quanto riguarda le liriche. In Heretic Manifesto si trattano temi legati all'esoterismo, alla stregoneria e all'occultismo. Con “Prelude To Misery” invece, riferendoci ai brani inediti, ho abbandonato quei temi dedicandomi ad argomenti differenti, cosi come sto facendo con il nuovo materiale. Il mondo quotidianamente ci offre spunti sui quali riflettere, e sinceramente trovo molto stimolante esprimermi in tal senso. Non sto dicendo che parlo di temi da telegiornale, più che altro ciò che mi affascina e mi stimola è l'uomo, la sua coscienza, ciò che si nasconde dentro ognuno di noi;  osservare e confrontarmi con aspetti anche oscuri del nostro "io" lo trovo molto interessante.


HORRORSCAPE:

COME NASCE L’ARTWORK DEI VOSTRI LAVORI? CHI LO CREA E COSA RAPPRESENTA?


GIULIO:

L'artwork nasce da idee comuni, da spunti legati magari ad un argomento trattato in uno specifico testo. Tranne la prima cover e relativa grafica, i nuovi lavori sono opera di Roberto Toderico, un caro amico e un grandissimo artista, che da qualche anno lavora anche con nomi altisonanti della scena Heavy internazionale, come Asphyx e Sinister ad esempio. Siamo molto soddisfatti del suo lavoro e soprattutto di come ormai riusciamo a capirci senza troppe spiegazioni. C'è Molta sintonia tra di noi.

 

HORRORSCAPE:

CANTATE IN INGLESE O IN QUALCHE ALTRA LINGUA? COME MAI QUESTA SCELTA?


GIULIO:

Tutte le liriche sono in Inglese, tranne alcune parti presenti in alcuni testi, che sono in Italiano, ma trattasi di citazioni. Mi sono sempre trovato più a mio agio con questa lingua, ho provato in alcuni casi ad utilizzare la mia lingua madre ma ho avuto qualche difficoltà con la metrica. Non c'è nulla di particolare dietro questa scelta, solo un fatto di comodità.


HORRORSCAPE:

COME NASCE LA VOSTRA MUSICA?


GIULIO:

Con la nuova line up siamo molto produttivi a livello di brani, tanto che per il nuovo album ci vedremo costretti a tenere nel cassetto alcuni dei brani scritti, che probabilmente riprenderemo in futuro. Visto che io mi occupo principalmente delle liriche, Montagna (chitarra) porta molto materiale, a volte riff, a volte brani interi, che poi arrangiamo, completiamo e definiamo sempre insieme. Il brano è e deve essere un lavoro di gruppo, quindi ognuno apporta il proprio contributo alla stesura dei pezzi, trovando nuove soluzioni e cercando di non restare ancorati a dei cliché.


HORRORSCAPE:

PARLANDO DELLE ESPERIENZE DAL VIVO, VI SIETE ESIBITI IN QUALCHE LUOGO SINO AD ORA? SPIEGATECI COME E’ STATO IL VOSTRO APPROCCIO CON IL PUBBLICO.


GIULIO:

Negli ultimi anni abbiamo suonato molto, non solo a Roma chiaramente. Abbiamo avuto la fortuna di condividere il palco con band come Dark Funeral, Rotting Christ, Arch Enemy, Belphegor, Aura Noir ad esempio, e sono sempre state belle esperienze. Con il pubblico c'è un bel feeling che ormai si sta consolidando, e riceviamo sempre molti consensi. Poi dopo aver suonato è sempre bello scambiare quattro chiacchiere e farsi una birra con chi fino a poco prima è stato sotto il palco ad ascoltarti, è un bel momento di condivisione.


HORRORSCAPE:

QUALI SONO LE VOSTRE RELEASE SINO AD OGGI?


GIULIO:

All'attivo abbiamo una demo, ormai non più reperibile, un full-length, “Heretic Manifesto”, ed un Ep “Prelude To Misery”. Nei prossimi mesi, come ho anticipato, uscirà il nostro secondo album, ma è presto per dare altre informazioni.

 

HORRORSCAPE:

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE MUSICALI CHE DIFFERENZIANO LE VOSTRE RELEASE, IN CASO DI PRECEDENTI PUBBLICAZIONI?


GIULIO:

Tutti gli album hanno un filo conduttore comune, ma allo stesso tempo cerchiamo di apportare sempre qualche novità, cerchiamo di non fossilizzarci ma di guardare sempre avanti, anche per evitare di proporre sempre la stessa minestra. Sicuramente rispetto al materiale presente sul primo album i nuovi brani sono meno lunghi, più veloci ed aggressivi, hanno un riffing più elaborato e in certo qual modo hanno un'attitudine più rock and roll rispetto al passato.


HORRORSCAPE:

IN ITALIA ESISTONO UNA MIRIADE DI REALTA’ METAL. ESPRIMETE UN VOSTRO PENSIERO SULLA SCENA MUSICALE ODIERNA NEL NOSTRO PAESE.


GIULIO:

La scena Italiana ha tantissime realtà di alto spessore e sembra che piano piano se ne stiano accorgendo anche all'estero, e questo è molto importante.


HORRORSCAPE:

LA PASSIONE PER SUONARE UN DETERMINATO STRUMENTO E’ NATA DA UN MOTIVO IN PARTICOLARE?


GIULIO:

Io suono fin da quando ero bambino, e la musica ha sempre fatto parte della mia vita, grazie ai miei genitori che hanno sempre alimentato questa passione. Ho suonato il pianoforte per quindici anni e suono la chitarra da 23 anni, il motivo unico è la passione per la musica e la voglia di condividere questa passione con altri ragazzi, con i miei amici, i miei fratelli.


HORRORSCAPE:

POTENDO SCEGLIERE DI FAR PARTE DI UNA BAND FAMOSA, PER OGNUNO DI VOI, QUALE SAREBBE?


GIULIO:

Così a freddo ti direi Dissection, senza dubbio. Possiamo comunque essere orgogliosi della breve rappresentanza italiana in tale combo, ad opera del sempre ottimo Davide "Set Teitan".


HORRORSCAPE:

QUESTE ULTIME RIGHE PER DIRE QUELLO CHE VI PIACE E A CHI VOLETE….


GIULIO:

Vorrei ringraziare tutti coloro che si interessano ai Nerodia e ci aiutano con il loro supporto. Presto avrete notizie riguardo il nuovo album.