HORRORSCAPE:

PER INIZIARE, SPIEGATECI COME NASCE IL NOME DELLA BAND.


LUIGI:

Ciao! Anzitutto grazie per lo spazio che ci concedete! Il nome Bloodtruth nasce da un'idea di Paolo Rossi (Fleshgod Apocalypse) che era nella prima formazione della band. L'idea è che ogni avvenimento importante nella storia dell'uomo e soprattutto per quanto riguarda i fatti riguardanti la Chiesa, sia contornato da spargimenti di sangue e violenze; pertanto se si vuole indagare la verità storica, si incontreranno necessariamente vicende di questo tipo, che contornano la vera realtà dei fatti e anche la natura stessa dell'uomo.


HORRORSCAPE:

CHE COSA VI ACCOMUNA? COSA HA SPINTO VOI MEMBRI A FORMARE QUESTO PROGETTO?


LUIGI:

C'è da dire che ci siamo incontrati praticamente per caso, per amicizie comuni o per passaparola; quello che ci unì all'inizio fu la volontà di creare un progetto musicale serio, che avesse obiettivi ben precisi, e doveva essere metal estremo, veloce e violento. Poi con il passare dei mesi e poi degli anni abbiamo imparato a conoscerci, soprattutto in tour, ed abbiamo scoperto che le cose che ci accomunavano erano molte di più, portando non solo stima reciproca ma anche una salda amicizia.


HORRORSCAPE:

PRIMA DI FORMARE QUESTO PROGETTO AVETE AVUTO ESPERIENZE IN ALTRE BAND?


LUIGI:

Tutti noi abbiamo avuto esperienze passate che ci hanno aiutato a crescere e senza le quali non saremmo riusciti a portare avanti i Bloodtruth nel modo che vogliamo. Stefano ha prima suonato nei Devouring Hatred e nei Five Hundred Murders, Riccardo nei Forhekset e negli Hellraiser, Giacomo negli Steel Crow e nei Gor Morghul ed io nei Death Of All Gods. Tutte queste band ci hanno insegnato veramente tanto, e ci hanno aiutato a crescere, costringendoci ad imparare dai nostri errori.


HORRORSCAPE:

QUALI SONO LE VOSTRE INFLUENZE MUSICALI?


LUIGI:

Le più varie; Stefano è molto influenzato dalla scena death americana dei primi anni '90, quindi Morbid Angel, Suffocation, Hate Eternal e via dicendo. Anche Riccardo segue molto questo filone ma dando un occhio anche al death più moderno, anche europeo. Sia io che Giacomo invece spaziamo molto nei generi, pur mantenendo fissi i capisaldi del Death, con i quali siamo praticamente cresciuti.


HORRORSCAPE:

PER QUANTO RIGUARDA IL SONGWRITING, PARLATECI DEI TESTI DELLE VOSTRE CANZONI E CHI LI CURA IN PARTICOLAR MODO.


LUIGI:

Io curo la scrittura dei testi e del concept dietro gli album (per ora uno, ma anche nel prossimo sarà così); nel caso di Obedience tutto ruota attorno ad alcuni dei soprusi compiuti dalla Chiesa nel periodo che va dal Basso Medioevo all' epoca Barocca, sia riportando fatti storici come ad esempio l'abiura di Galileo o il rogo di Giordano Bruno, sia alcune filosofie di pensiero che erano bandite all'epoca, come ad esempio la scuola di Epicuro.


HORRORSCAPE:

COME NASCE L’ARTWORK DEI VOSTRI LAVORI? CHI LO CURA E COSA RAPPRESENTA?


LUIGI:

L'artwork viene sempre sviluppato da tutti noi in relazione al concept stesso dell'album, deve essere un complemento alla musica stessa ed ai testi. Una volta che abbiamo delle idee precise in testa affidiamo il lavoro al fenomenale Colin Marks di Rainsong Design che, oltre ad Obedience ed alla nostra demo, ha anche curato i lavori di Fleshgod Apocalypse, Exodus e molti altri.


HORRORSCAPE:

COME MAI LA SCELTA DI CANTARE IN QUESTA LINGUA?


LUIGI:

La scelta dell' inglese è pressochè obbligata, tuttavia ci siamo permessi di aggiungere degli inserti in latino che vanno ad unirsi con i canti gregoriani presenti nelle canzoni.


HORRORSCAPE:

SOLITAMENTE PROVATE IN UN LUOGO BEN PRECISO?


LUIGI:

Sì; avere una sala prove nostra è stato fondamentale per dare continuità al gruppo e per permetterci di provare ogni volta che abbiamo bisogno.


HORRORSCAPE:

PARLANDO DELLE ESPERIENZE DAL VIVO, VI SIETE ESIBITI IN QUALCHE LUOGO SINO AD ORA? SPIEGATECI COME E’ STATO.


LUIGI:

Sì. Oltre a date singole sia in Italia che in Europa, Obedience è stato promosso con due tour europei: uno a settembre del 2014 assieme ad Antropofagus e Devangelic, e uno a settembre di quest'anno di supporto a Nile e Suffocation nel What Should Not Be Unearthed Tour. Tutte le esperienze sono state incredibili, anche perchè l'energia di questa musica è espressa principalmente dal vivo, e cerchiamo sempre nuove occasioni per poterci esibire. La prossima sarà il 10 ottobre al Lowlands Death Fest assieme ad Hour Of Penance, Fleshless, Mindful Of Priphyat e molti altri!


HORRORSCAPE:

LA VOSTRA BAND NUTRE GIA’ DI UNA DISCOGRAFIA?


LUIGI:

Sì, abbiamo rilasciato una Demo nel 2012 e pubblicato il nostro primo Full lenght "Obedience" nel 2014 sotto Unique Leader Records.


HORRORSCAPE:

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE MUSICALI CHE DIFFERENZIANO LE VOSTRE RELEASE?


LUIGI:

Pressochè nulle visto che i 2 brani presenti nel demo sono anche nel full!


HORRORSCAPE:

IN ITALIA ESISTONO UNA MIRIADE DI REALTA’ METAL. ESPRIMETE UN VOSTRO PENSIERO SULLA SCENA MUSICALE ODIERNA NEL NOSTRO PAESE.


LUIGI:

La scena negli ultimi anni sta vivendo un vero boom di band e molte di questo sono veramente molto valide, sopratutto nell'ambito death ed estremo in generale. La tendenza comunque è quella di cercare di darci una mano a vicenda, salvo rari casi, e lavorando insieme in questo modo spesso si raggiungono dei bei risultati e si riesce a far crescere ancora di più la scena.


HORRORSCAPE:

PER OGNUNO DI VOI, C’E’ UN MOTIVO IN PARTICOLARE PER CUI AVETE SCELTO DI UTILIZZARE QUEL DETERMINATO STRUMENTO MUSICALE?


LUIGI:

Era quello che più ci rappresentava, oppure, come nel mio caso quando cominciai, perchè non si trovava un cantante ahahah!


HORRORSCAPE:

QUESTE ULTIME RIGHE PER DIRE QUELLO CHE VI PIACE E A CHI VOLETE….


LUIGI:

Grazie per l'intervista e per lo spazio che ci avete concesso, speriamo di incontraci di persona a qualche concerto e continuate a supportare la scena!